Oder
L'Oder (in ceco e in polacco Odra, in tedesco Oder) è un fiume dell'Europa centrale che attraversa la Repubblica Ceca, la Germania e la Polonia e sfocia nel Mar Baltico presso Świnoujście. Con il suo affluente Neiße segna per un lungo tratto il confine tra la Germania e la Polonia (linea Oder-Neiße)[1].
| Oder | |
|---|---|
| Stati | |
| Lunghezza | 854,3 km |
| Portata media | 535 m³/s |
| Bacino idrografico | 118 861 km² |
| Altitudine sorgente | 634 m s.l.m. |
| Nasce | Fidlův kopec |
| Sfocia | Laguna di Stettino |
Il delta del fiume, chiamato Oderbruch, ha ricevuto nel 2021 il Marchio del patrimonio europeo.[2]
Geografia
modificaL'Oder, che dopo la Vistola è il secondo fiume della Polonia per lunghezza, ha un corso che si snoda per complessivi 866 km (898 se si considera la foce presso il mare aperto e non nella laguna di Stettino) e scorre nella Repubblica Ceca per 112 km e in Polonia per 752 km. Di questi ultimi, 187 segnano dal 1945 il confine politico fra Polonia e Germania[1]. Il suo bacino complessivo è di 118.861 km², 106.056 dei quali sono in Polonia, 7.217 nella Repubblica Ceca e 5.587 in Germania. Tramite canali artificiali è collegato con i fiumi Havel, Sprea, Vistola e Kłodnica.
La sorgente dell'Oder è situata in Moravia, presso il Fidlův Kopec (ted. Lieselberg), nelle ultime propaggini dei Sudeti. Dopo aver attraversato Ostrava, il fiume entra in territorio polacco e percorre longitudinalmente tutta la regione della Slesia, inclusa la città di Breslavia. Riceve poi da sinistra le acque del fiume Neiße a nord di Guben/Gubin e da quel punto inizia a segnare il confine con il Brandeburgo tedesco.
L'Oder bagna quindi Francoforte sull'Oder/Słubice e Küstrin/Kostrzyn nad Odrą, dove riceve le acque del fiume Warta, quindi percorre il bassopiano dell'Oderbruch, per poi dividersi infine nei due rami, occidentale e orientale, poco prima della laguna di Stettino. Quest'ultima è infine collegata al Mar Baltico per mezzo di un breve braccio di mare che separa le isole di Usedom e Wolin, che chiudono la laguna. Ha una foce a delta che sfocia nel Mar Baltico.
Storia
modificaNell'alto medioevo le terre bagnate dal fiume erano abitate esclusivamente da popoli di ceppo slavo. Nell'area la potenza egemone era la Polonia dei Piast, che fu successivamente respinta dalla colonizzazione germanica basso medievale, fino a che l'Oder non divenne che il confine convenzionale tra Germania Centrale e Orientale. Solo alcune popolazioni residuali di lingua slava, come i Sorabi, rimasero a testimoniare la recente germanizzazione.
Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale il fiume fu l'estremo baluardo difensivo della Germania nazista contro le forze sovietiche, in quanto unica barriera naturale contro un'invasione del cuore della Germania e della capitale. Con la sconfitta tedesca, il confine con la Polonia fu riportato sul fiume come non accadeva da un migliaio d'anni, con conseguente ripopolamento della riva destra del fiume con i profughi delle regioni orientali polacche passate all'Unione Sovietica. Nel 1990, contestualmente alla riunificazione tedesca, il confine venne riconosciuto come immodificabile in un trattato tedesco-polacco[1].
Note
modificaVoci correlate
modificaAltri progetti
modifica
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oder
Collegamenti esterni
modifica- Oder, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Arrigo Lorenzi, ODER, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
- Elio Migliorini e Pietro Maravigna, ODER, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
- Oder, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Władysław Parczewski e Jerzy Pruchnicki, Oder River, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 2145602485001362483 · LCCN (EN) sh85094074 · GND (DE) 4043112-5 · J9U (EN, HE) 987007543524205171 |
|---|

